A proposito di una figura centrale nella storia italiana come Giuseppe Garibaldi, c’è un equivoco che va risolto. Passano gli anni ma questa convinzione resta nella percezione della maggior parte degli italiani. Ecco di che cosa si tratta.
Siamo al cospetto di uno dei personaggi storici più importanti in senso assoluto in Italia, dal momento che è stato tra i grandi, grandissimi protagonisti dell’Unità d’Italia. Uno dei momenti, a sua volta, che rappresentano una stella polare un po’ per tutti quanti noi. In tal senso, però, come tutti i personaggi, anche in questo caso attorno a lui ci sono state ed in alcuni casi ci sono delle leggende che gli danno un’aria mistica, per così dire, e che ovviamente non è corrispondente alla realtà delle cose. Meglio, in tal senso, restituirgli una dimensione più umana ma non per questo di minore importanza.
Proprio a proposito della figura di Giuseppe Garibaldi, però, c’è un equivoco che è molto diffuso tra le persone e che non corrisponde al vero. Essendo una convinzione diffusa, è giusto fare chiarezza da questo punto di vista dal momento che ne va anche del rispetto sicuramente degli altri personaggi che hanno fatto parte di un determinato percorso ed anche dei fattori storici, che a volte nella nostra narrazione vengono modificati per così dire in favore di una narrazione molto incentrata sui grandi volti della storia.
Il rapporto che in senso generico si ha con la storia non è dei migliori in Italia. Con la narrazione che è incentrata sui grandi personaggi e che non tiene conto dell’impatto dei popoli sul corso degli eventi. In tal senso, attorno a Garibaldi c’è da sempre un equivoco. In molti, infatti, sono convinti del fatto che in qualche misura l’eroe dei due mondi abbia unito l’Italia praticamente da solo. Conquistando dunque, a capo dei suoi Mille, l’intero Paese prima di consegnarlo nelle mani del Re Vittorio Emanuele.
Garibaldi ed i Mille nel 1860, in realtà, conquistarono solo, si fa per dire il Regno delle Due Sicilie, vale a dire il Sud Italia e la Sicilia, non l’intera penisola. L’Unità d’Italia fu un processo politico e militare molto più complesso, durato anni, e coinvolse profili come Camillo Benso, Conte di Cavour, Vittorio Emanuele II, re del Piemonte e Sardegna, che divenne poi successivamente, come è noto, il primo re d’Italia e persino delle potenze straniere, su tutte la Francia di Napoleone III. Insomma è riduttivo pensare che tutto sia da ascrivere a Giuseppe Garibaldi.
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