Nel processo che portò alla nascita del Regno d’Italia ed alla nostra unificazione in molti si soffermano soprattutto su Giuseppe Garibaldi e sul Re Vittorio Emanuele II. Ci fu, però, anche un altro personaggio altrettanto importante per questo processo.
Il processo per l’unificazione italiana non fu per niente semplice e lineare, ma anzi visse di varie fasi. Oltre ad aver conosciuto diversi problemi ed intoppi, dal momento che c’erano varie realtà territoriali che erano difficili da tenere insieme. Ed ancor più lungo è stato il processo che ha portato all’unificazione non tanto politica, quanto di sentimento popolare. In tal senso, però, basandoci sulla storia, è innegabile che abbiano avuto un peso specifico enorme in tutta questa storia due personaggi su tutti, vale a dire Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II, vale a dire il Re dell’allora regno di Savoia.

Chiaramente, però, a prescindere da quella che è la narrazione storica, spesso incentrata sulle grandi figure e che non tiene conto dell’agire e del sentire dei popoli, si tratta di una semplificazione. C’è anche almeno un’altra figura da tenere in considerazione, dal momento che fu fondamentale per la nascita del Regno d’Italia e che spesso viene sottovalutato. Andiamo a vedere in maniera dettagliata tutto quello che c’è da sapere da questo punto di vista, dal momento che si tratta dell’evento storico più importante della nostra storia.
Garibaldi, Vittorio Emanuele II e non solo: un altro personaggio fu decisivo per il Regno d’Italia
Se Giuseppe Garibaldi fu l’artefice soprattutto dal punto di vista “mediatico” e militare, almeno per la conquista del Mezzogiorno nostrano, e Vittorio Emanuele II fu il re a cui fu intestata questa autentica impresa, è riduttivo pensare che abbiano fatto tuto da soli. Dal punto di vista politico, infatti, il personaggio più influente in senso assoluto fu senza ombra di dubbio Camillo Benso, Conte di Cavour. Andiamo a vedere quali furono i suoi principali meriti e perché il suo ruolo fu tanto decisivo.

All’epoca, infatti, era il primo ministro del Regno di Sardegna, e con alleanze diplomatiche e strategie politiche di grande spessore favorì l’unificazione in maniera decisiva. E la conseguente nascita del Regno d’Italia. Insomma, fu assolutamente decisivo da questo punto di vista ed è giusto farlo sedere al tavolo, metaforicamente parlando, di Giuseppe Garibaldi e di Vittorio Emanuele. Insomma, ciascuno è stato decisivo operando in maniera magistrale in quello che era il proprio ambito di competenza ed il proprio settore.